20 Bias cognitivi che influenzano le nostre decisioni finanziarie


Oggi parliamo di qualcosa di un po’ diverso ma super importante per la nostra crescita finanziaria: i bias cognitivi. Sapete, quelle trappole mentali che ci fanno prendere decisioni non proprio brillanti con i nostri soldi? Beh, eccone 20 che possono davvero complicarci la vita. Pronti a scoprirli?

  1. Anchoring bias: Questo è quando ci fissiamo su un numero e non riusciamo più a staccarcene. Tipo quando compriamo un’azione a 100€ e ci rifiutiamo di venderla anche se crolla a 50€, solo perché pensiamo che “dovrebbe” valere 100€. Sfortunatamente (o no?), il mercato se ne frega di quello che pensiamo noi!

  2. Availability heuristic: Qui tendiamo a dare troppa importanza alle informazioni che abbiamo sottomano. Pensate a quando tutti parlano di Bitcoin e ci buttiamo a comprare senza nemmeno sapere cosa sia una blockchain. FOMO docet!

  3. Bandwagon effect: È il classico “se lo fanno tutti deve essere giusto”. Come quando mezzo mondo compra azioni GameStop solo perché è trending su Reddit. Ricordate: il gregge non sempre sa dove sta andando!

  4. Blind-spot bias: Questo è quando pensiamo di essere immuni ai bias… proprio mentre ci stiamo cadendo dentro! Come quando diciamo “Io non faccio mai trading in preda all’emotività” e poi vendiamo tutto in un momento di panico durante un crollo di mercato.

  5. Choice-supportive bias: Qui tendiamo a vedere solo i lati positivi delle nostre scelte finanziarie. Tipo quando compriamo una casa come investimento e ignoriamo tutte le spese nascoste che ci stanno prosciugando il conto.

  6. Clustering illusion: È quando vediamo schemi ovunque, anche dove non ci sono. Come pensare di aver trovato il pattern perfetto per prevedere l’andamento del mercato azionario. Peccato che non esista nessun pattern!

  7. Confirmation bias: Questo è un classico: cerchiamo solo le informazioni che confermano quello che già pensiamo. Come quando siamo convinti che X sia il miglior investimento e leggiamo solo articoli che lo sostengono, ignorando tutto il resto.

  8. Conservatism bias: Qui facciamo fatica ad accettare nuove idee che vanno contro le nostre convinzioni. Pensate a chi tiene tutti i risparmi nel libretto postale perché “è sempre stato meglio così” e “è sicuro”, ignorando completamente i tassi attuali e l’inflazione.

  9. Information bias: È quando pensiamo che più informazioni abbiamo, meglio è. Come quando passiamo ore a leggere report finanziari pensando di battere il mercato con le nostre strategie elaborate, quando in realtà un semplice ETF farebbe meglio.

  10. Ostrich effect: Letteralmente, mettiamo la testa sotto la sabbia. Come quando non controlliamo il nostro portfolio durante un bear market perché abbiamo paura di vedere quanto abbiamo perso.

  11. Outcome bias: Qui giudichiamo una decisione solo in base al risultato. Tipo quando pensiamo che comprare meme-stocks sia stata una mossa geniale solo perché abbiamo fatto un po’ di soldi, ignorando quanto fosse rischiosa.

  12. Overconfidence: È quando pensiamo di essere più bravi di quello che siamo realmente. Come quando crediamo di poter battere il mercato con il trading attivo. Spoiler: neanche i professionisti ci riescono con costanza!

  13. Placebo effect: Questo è quando crediamo così tanto in qualcosa che diventa realtà… almeno nella nostra testa. Tipo quando pensiamo che un “guru” della finanza ci farà diventare ricchi solo perché ci ha venduto un corso online.

  14. Pro-innovation bias: Qui tendiamo a sopravvalutare le nuove tecnologie. Come quando investiamo in ogni nuova startup tech pensando che sarà la prossima Apple, senza considerare i rischi.

  15. Recency bias: È quando diamo troppo peso agli eventi recenti. Tipo quando investiamo tutto in azioni tech solo perché hanno avuto un buon trimestre, dimenticando che i mercati sono ciclici.

  16. Salience bias: Qui ci focalizziamo solo sulle informazioni più evidenti. Come quando scegliamo un fondo solo perché ha avuto ottime performance l’anno scorso, senza guardare le commissioni o la strategia a lungo termine.

  17. Selective perception: È quando vediamo solo ciò che vogliamo vedere. Tipo quando ignoriamo tutti i segnali di pericolo in un investimento perché siamo convinti che ci farà diventare ricchi.

  18. Stereotyping: Qui facciamo generalizzazioni eccessive. Come quando pensiamo che tutti i consulenti finanziari siano dei truffatori o che tutti gli imprenditori siano dei geni degli investimenti.

  19. Survivorship bias: È quando ci focalizziamo solo sui casi di successo. Tipo quando leggiamo solo storie di trader milionari, dimenticando che per ogni storia di successo ci sono centinaia - se non migliaia - di fallimenti.

  20. Zero-risk bias: Qui cerchiamo di eliminare completamente il rischio, anche a costo di rinunciare a buone opportunità. Come quando teniamo tutti i nostri risparmi sul conto corrente per paura di perderli, dimenticando che l’inflazione li sta erodendo in modo significativo.

Ricordiamoci, la prossima volta che stiamo per fare una mossa importante con i nostri soldi, facciamo un respiro profondo e chiediamoci: “Sto cadendo in uno di questi bias?“. Potrebbe salvarci da un bel po’ di mal di testa (e di portafoglio)! Alla prossima!